Il 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini
italiani e la democrazia al nostro Paese.
Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del
decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi,
calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei
servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le
modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.
La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con
l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi
violava l'articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che
sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la
privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei
cittadini.
La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13
giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri
forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria
referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che
deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di
italiani: l'acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.
Si scrive acqua, si legge democrazia!
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
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